CELLULE PARROCCHIALI DI EVANGELIZZAZIONE

CELLULA n. 55 29/03/1993

LA TESTIMONIANZA PERSONALE DELL’EVANGELIZZATORE
Premessa:
L’agente principale dell’ evangelizzazione è lo Spirito Santo che agisce:
- nell’evangelizzatore dandogli zelo, servendosi di lui e riempiendolo di doni;
- nell’evangelizzato, aprendogli il cuore e toccandolo in modo potente perché si affidi al Signore credendo in Lui.
La testimonianza: dire come Gesù ha cambiato la tua vita e gli effetti costanti.
Non le parole, ma i fatti aiutano a comprendere la verità della salvezza che annunciamo.
I fatti sono incontestabili.
Non quello che noi abbiamo fatto per il Signore, ma quello che Lui ha fatto per noi.

LA TESTIMONIANZA DEVE AVERE TRE CARATTERISTICHE:
1 – Gioiosa: sorriso, fuoco di parola (!), non scialba.
Lc 2, 10; Lc 10, 21; 1Tes 1, 66; Gv 1, 4 . Neemia 8, 10.
2 – Breve : La lunghezza stanca e fa perdere la centralità dell’ annuncio.
Prudenza e delicatezza se si parla di cose intime o che riguardano altri.
Senza miracolismi e visioni speciali. Andiamo a ciò che si può vedere!
3 – Incentrata su Cristo: Chi ci ascolta non deve ammirare noi ma l’opera di Gesù, dobbiamo
essere cartelli che segnalano la sua presenza.
Es. di Maria nel Magnificat: “Grandi cosa ha fatto in me l’Onnipotente”.
Non “io ho fatto…”, ma “il Signore mi…”.

LA TESTIMONIANZA SI DISTINGUE IN TRE PARTI:
1 – Come eravamo e come avevamo bisogno di salvezza (la nostra lontananza da Lui…)
2 – L’incontro personale con Gesù grazie alla fede; cosa è successo, quali mezzi…
3 – Il cambiamento in noi.
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